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Hong Kong, scontro autobus-taxi: 5 morti e 30 feriti

Trapani, banda presa a sassate mentre suona sul bus

Roma, bus Atac prende fuoco: è il primo del 2019


Firenze, aggressione sul bus: marocchina colpisce autista e passeggero

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Una donna di origine marocchina è stata denunciata per interruzione di pubblico servizio e aggressione. La donna, 35 anni e con cittadinanza italiana, ha picchiato e ferito un passeggero e l’autista di un bus Ataf della linea 29, a Firenze. La vicenda si è svolta poco prima delle 18, in via Pratese, all’altezza della discoteca Tenax. La donna doveva scendere dal pullman, ma ha suonato in ritardo il campanello della fermata a richiesta. L’autista non ha dunque potuto fermarsi, dal momento che il codice della strada impedisce ai conducenti di trasporti pubblici di far scendere i passeggeri in luoghi diversi dalle fermate regolari. La marocchina, però, davanti al rifiuto dell’autista, ha protestato verbalmente e poi ha aggredito l’uomo. Ha sputato contro il conducente e lo ha colpito sullo zigomo con uno zaino.

Due uomini aggrediti sul bus

Un passeggero di 25 anni ha allora provato a farla calmare, ma la donna lo ha aggredito colpendolo al collo con un pugno. Gli altri passeggeri, terrorizzati, hanno chiamato il 113. Gli agenti che l’hanno presa in custodia hanno rivelato che la marocchina era già nota alle forze dell’ordine per altri episodi simili, nei mesi precedenti. La questura ha aperto un’indagine per ricostruire l’esatta dinamica della vicenda. Sul luogo dell’aggressione sono intervenuti i soccorritori del 118 a bordo di due ambulanze. L’autista e il passeggero 25enne sono stati trasferiti in ospedale. Secondo quanto dichiarato dai medici, entrambi hanno riportato lievi contusioni. La prognosi è di pochi giorni.

A fine dicembre 2018 due controllori dell’Ataf di Firenze sono stati aggrediti da un passeggero che viaggiava senza biglietto. Alla fermata della stazione di Santa Maria Novella, l’uomo è stato invitato a scendere dall’autobus. Il passeggero ha colpito uno dei due controllori con uno schiaffo e l’altro con un pugno sull’occhio. Immediato l’intervento della polizia per l’identificazione e la denuncia dell’aggressore.

Roma, bus in fiamme mentre tornava in deposito senza passeggeri

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Un bus dell’Atac di Roma ha preso fuoco nella notte, mentre rientrava in deposito al termine del servizio. A bordo non c’erano passeggeri e l’autista è illeso: non si registrano feriti. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno spento le fiamme. L’azienda dei trasporti pubblici della capitale ha reso noto che l’autobus era in servizio “da oltre 12 anni”. L’Atac ha avviato un’indagine interna sull’accaduto. Si tratta dell’ennesimo caso di incendio sui mezzi pubblici romani in pochi mesi.

Autobus in fiamme a Roma

Nel solo 2018 si sono verificati 20 casi di incendio o principio di incendio. L’8 dicembre, intorno alle ore 7, l’autobus Atac 700 è stato completamente avvolto dalle fiamme tra il Grande raccordo anulare e via Pontina, all’altezza di Spinaceto. Le fiamme e la colonna di fumo nero sono state avvistate non solo a Spinaceto ma anche nelle aree di Vitina, Mostacciano e nel quadrante dell’Eur. Paura per l’autista, che ha dovuto utilizzare il finestrino per uscire dall’abitacolo, dal momento che le porte erano bloccate. L’Atac ha fatto sapere che “la vettura era in servizio da oltre 15 anni“.

Il 19 agosto i vigili del fuoco hanno spento le fiamme che hanno avvolto un autobus Atac alimentato a metano che viaggiava sul Grande raccordo anulare. Il bus si trovava sulla corsia interna, poco dopo lo svincolo Ardeatina. Il fuoco si è propagato intorno alle 5.50 del mattino, mentre il mezzo stava rientrando al deposito. In una nota dell’Atac si legge: “Per ragioni ancora da accertare, un bus della linea notturna N2 che stava rientrando in rimessa senza passeggeri a bordo è stato interessato da un principio di incendio, che ha danneggiato completamente la vettura. Nessuna conseguenza per le persone”.

Il 26 giugno, a poche ore di distanza, due autobus sono stati avvolti dalle fiamme, rispettivamente in via Roccalumera e in via Pontina.

Ravenna, scuolabus fuori strada: morto il conducente

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Morto per un malore. Per gli investigatori il conducente dello scuolabus sarebbe stato colto da un infarto mentre era alla guida. Perso il controllo, il mezzo sarebbe finito fuori strada, cadendo in un fosso adiacente alla carreggiata. Come riferito da La Repubblica, nell’incidente sarebbero rimasti feriti i passeggeri del bus, tra cui 2 bambini e la stessa accompagnatrice della classe. I feriti sono stati trasportati in codice 2 all’ospedale, mentre il resto delle forze è stato impiegato per tentare di rianimare l’autista, ma per lui non c’è stato niente da fare.

Scuolabus fuori strada

L’incidente dello scuolabus si conclude con un bilancio ambivalente. Seppure i passeggeri del mezzo non abbiano segnalato traumi o ferite di particolare rilievo, dall’altra parte l’autista del mezzo non ce l’ha fatta. Secondo gli investigatori l’uomo sarebbe stato colto da un malore mentre era alla guida. L’infarto ha fatto sì che il conducente non fosse più in grado di governare il mezzo, motivo per cui lo scuolabus è finito fuori strada. I soccorritori del 118 hanno tentato di rianimarlo, ma per lui era troppo tardi.


Precedente a Pavia

L’incidente dello scuolabus a Ravenna è avvenuto a 3 giorni di distanza da uno simile a Pavia. Il 22 Gennaio 2019, alla periferia della città, un autobus con a bordo degli studenti si è scontrato con un’auto. A differenza dell’incidente di Ravenna, però, in questo caso il bilancio è stato davvero lieve: 13 studenti a bordo hanno lamentato delle contusioni, ma nulla di più. I soccorritori del 118 si sono recati sul posto temendo il peggio, per scoprire con sollievo che le persone coinvolte potevano essere medicate direttamente sul posto.

Napoli, lite per il traffico: autista colpito con testate e coltellate

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Aggressione nel quartiere Vicaria di Napoli, dove un autista è stato ferito in seguito a una lite per il traffico. L’episodio è avvenuto nel centro storico della città partenopea, all’altezza di via San Biagio ai Taffettanari, nei pressi dell’omonima chiesa. Nel tardo pomeriggio, un autista Ncc (noleggio con conducente) è stato coinvolto in una violenta discussione, apparentemente sorta per motivi legati alla viabilità. L’aggressore lo ha prima colpito con una testata e poi ferito con una coltellata alla gamba. La vittima è stata immediatamente trasferita in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale Loreto mare. Ha riportato un trauma cranico e una ferita alla coscia. I medici lo hanno dimesso con una prognosi di quindici giorni.

Sull’episodio indagano gli agenti della Polizia di Stato. Secondo quanto emerso dalle prime ricostruzioni, gli aggressori sarebbero almeno due.

Autista aggredito a Busto Arsizio

Il 10 dicembre 2018 il conducente di un autobus è stato aggredito a Busto Arsizio, in provincia di Varese, da quattro ragazzi di 15 anni. Un quinto ragazzo non ha partecipato direttamente alla violenza ma ha ripreso la scena con il proprio cellulare. Gli adolescenti sono saliti sul mezzo ubriachi e senza biglietto. Quando l’autista ha chiesto loro di acquistare e convalidare il biglietto, i ragazzi lo hanno spintonato. L’uomo, che nella caduta ha riportato una lesione alla gamba, ha chiamato il 112. All’arrivo degli agenti, i quattro aggressori erano ancora seduti sull’autobus. Uno di loro era in uno stato di ebbrezza tale da non riuscire a parlare o camminare. Sono stati denunciati per lesioni personali, interruzione di pubblico servizio e oltraggio a pubblico ufficiale.


Bergamo, chiuse le indagini su morte studente schiacciato da due bus

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Il pubblico ministero Giancarlo Mancusi ha deciso di depositare l’avviso di conclusione delle indagini riguardo l’incidente avvenuto il 24 Settembre 2018 a Gazzaniga in cui ha perso la vita Luigi Zanoletti e due suoi compagni, Paolo Marzupio e Simone Bigoni, sono rimasti feriti.

Era in attesa del pullman

Il tragico incidente risale quindi allo scorso anno, quando Luigi frequentava da poco il primo anno delle scuole superiori. Il giovane era in attesa dell’autobus in compagnia di altri studenti quando è stato improvvisamente travolto da un mezzo del trasporto pubblico. Le condizioni erano subito apparse critiche: trasportato con urgenza in elicottero all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, l’adolescente è morto poco dopo a cause delle ferite riportate. Il 14enne viveva con la famiglia a Marinoni, piccola frazione di Ardesio in provincia di Bergamo.

Gli indagati sono cinque



La procura ha deciso di indagare cinque persone per la morte del giovane Luigi Zanoletti. Due ipotesi di reato e un illecito amministrativo: omicidio stradale per Aliou Gningue, l’autista alla guida del bus e cooperazione in omicidio colposo per i dirigenti della Sab Angelo Costa, Massimo Gandini e Moraldo Bosini.

I magistrati hanno determinato anche la violazione della legge 231 sulla responsabilità amministrativa degli enti per la Sab. Il pm nella relazione ha concluso che l’autista “provocava la collisione immettendosi sul piazzale della stazione degli autobus a velocità sostenuta”.

La Sab deve rispondere di diverse presunte omissioni e negligenze. La società di trasporto non aveva tenuto conto che quel percorso pedonale situato sul piazzale delle autolinee di Gazzaniga, tracciato in giallo, poteva risultare ingannevole per gli utenti. Nessun tipo di segnaletica ne indicava, infatti, il possibile utilizzo per i soli addetti ai lavori e non per gli studenti.

Inoltre, era la stessa Sab a dover valutare (senza mai farlo) l’opportunità di vigilare il percorso, anche tramite un «apposito incaricato». La società doveva controllare l’affollamento delle autolinee, per evitare che i viaggiatori si concentrassero di fronte all’ingresso del piazzale, utilizzato dai pullman di linea.

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